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ECONOMIA & SOCIETÀ

Ennesimo «stop» politico alla riduzione dello spread

La crisi di Governo sta portando a una nuova interruzione del processo virtuoso di riduzione, ma non a un peggioramento strutturale

/ Stefano PIGNATELLI

Martedì, 1 ottobre 2013

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Si poteva temere una reazione decisamente più violenta alla crisi di Governo in atto. Ieri, i mercati hanno reagito mettendo sotto pressione i Btp e lo spread, ma senza affondare più di tanto. È anche vero che la situazione politica aveva già mostrato evidenti segni di deterioramento la scorsa settimana e i mercati avevano iniziato ad adeguarsi ad uno scenario di crisi.

Il rialzo dei rendimenti Btp è stato complessivamente, da lunedì scorso a ieri, di circa 15 centesimi. In senso opposto si sono mossi i rendimenti di Bund (decennale all’1,79%) e Bond Usa (2,63%), in calo vuoi per un ritorno di acquisti legati all’incertezza politica italiana e vuoi per alcuni dati europei, americani e cinesi inferiori alle attese (segui tassi, costo del funding, spread su finanziamenti su www.aritma.eu ...

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