La preventiva escussione non osta alla notifica della cartella al socio
Per la Cassazione, il beneficio attiene alla sola esecuzione in senso proprio
La sentenza 49/2014 di ieri della Corte di Cassazione recepisce in ambito tributario un principio che è già consolidato nella giurisprudenza civile, relativo alla responsabilità dei soci di società di persone per i debiti sociali.
Ai sensi dell’art. 2304 del codice civile, “i creditori sociali, anche se la società è in liquidazione, non possono pretendere il pagamento dai singoli soci, se non dopo l’escussione del patrimonio sociale”.
Ciò, precisa la Cassazione, vale solo per l’esecuzione in senso proprio, quindi per la fase espropriativa, che inizia con il pignoramento.
La preventiva escussione non preclude al creditore sociale (nel nostro caso l’ufficio finanziario) di agire in sede di cognizione per procurarsi subito un titolo esecutivo (il ruolo) nei confronti ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41