Mondiale brasiliano poco trasparente dal punto di vista fiscale
Gironi D (Italia) ed E (Francia) a fiscalità molto privilegiata. Oscar del «fair play fiscale» al girone H di Belgio e Russia
Partito da più di una settimana il campionato mondiale di calcio in Brasile, sono ormai scese in campo tutte le 32 squadre partecipanti, parte delle quali appartenenti a Stati con rapporti più o meni “tesi” con l’Italia per quanto riguarda il lato fiscale.
Proprio nel girone D dell’Italia troviamo infatti, oltre agli Azzurri e alla già regolata nazionale inglese, la Costa Rica – avversaria di oggi dell’Italia – e l’Uruguay, paradisi fiscali “puri” in quanto figuranti in tutte le black list dell’ordinamento tributario italiano (il DM 4 maggio 1999 per quanto riguarda la presunzione di residenza delle persone fisiche, il DM 21 novembre 2001 per la disciplina CFC e il DM 23 gennaio 2002 per la normativa sull’indeducibilità dei costi non
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