Interessi passivi al test dell’inerenza
Ad avviso della Cassazione, la deducibilità degli interessi passivi è soggetta al giudizio sulla loro inerenza all’attività di impresa
Con la sentenza n. 21467 depositata ieri, la Corte di Cassazione si è espressa sul tema della verifica del requisito di inerenza per la deducibilità degli interessi passivi.
Il principio di inerenza è disciplinato dall’art. 109 comma 5 primo periodo del TUIR, secondo cui “le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, tranne gli oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi”.
Proprio la locuzione “diversi dagli interessi passivi” pare consentire l’esclusione di tali oneri dal vaglio dell’inerenza.
La sentenza in commento conferma l’orientamento ...
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