Impresa familiare «incompatibile» con la disciplina delle società di qualsiasi tipo
La soluzione delle Sezioni Unite è supportata dall’interpretazione letterale e teleologica
Le Sezioni Unite della Cassazione, nella sentenza n. 23676 di ieri, hanno stabilito che l’impresa familiare di cui all’art. 230-bis c.c. è incompatibile con la disciplina delle società di qualsiasi tipo. L’art. 230-bis c.c. (impresa familiare), tra l’altro, dispone che, salvo sia configurabile un diverso rapporto, il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato. Le decisioni concernenti l’impiego degli ...
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