Dalla Bce tassi invariati, positiva la reazione dei mercati alle parole di Draghi
L’effetto più evidente del QE Bce è l’appiattimento delle curve con il calo dei rendimenti a lungo-lunghissimo termine
La Banca centrale europea lascia i tassi invariati (-0,20% il tasso sui depositi; 0,05% il pronti contro termine; 0,30% il rifinanziamento marginale). Tali livelli entrarono in vigore il 10 settembre 2014. Da allora la Bce si è attivata su altri fronti con le operazioni Tltro (Targeted Longer-Term Refinancing Operations) e ultimamente con il Quantitative easing (9 marzo).
Non c’era da aspettarsi molto dalla riunione di ieri, ma Draghi, come di consueto, ha dimostrato di conoscere molto bene i mercati finanziari e il suo intervento ha avuto un chiaro effetto positivo, con le borse che accelerano verso l’alto nonostante le pessime notizie in arrivo dagli Usa, dove la produzione industriale cala dello 0,6% mensile a marzo, il peggior risultato da due anni e mezzo. Gli analisti si aspettavano ...
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