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Reati presupposto di autoriciclaggio anche se non inclusi nel «catalogo 231»

Esistono in dottrina due tesi contrapposte sul rapporto tra il reato introdotto dalla L. 186/2014 e la responsabilità amministrativa degli enti

/ Paolo VERNERO e Maria Francesca ARTUSI

Giovedì, 2 luglio 2015

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Il reato di autoriciclaggio (art. 648-ter.1 c.p.) è stato recentemente introdotto nel codice penale dalla L. n. 186/2014, che ha modificato, altresì, l’art. 25-octies del DLgs. 231/2001, facendo rientrare il nuovo delitto anche tra i reati-presupposto per la responsabilità degli enti. Tale inserimento reca con sé conseguenze potenzialmente dirompenti: non si può, infatti, trascurare il paventato “effetto moltiplicatore” derivante dal fatto che possono costituire reato presupposto dell’autoriciclaggio anche fattispecie non incluse nel “catalogo 231”.

Vengono in proposito subito alla mente i reati tributari, veicoli tradizionali del reato di riciclaggio e oggetto di un annoso dibattito rispetto alla loro possibile inclusione nell’ambito della responsabilità ...

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