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OPINIONI

Soia «benefica» per le sue molteplici proprietà nutrizionali

È un alimento ricco di fibre, vitamine, proteine, grassi polinsaturi essenziali, isoflavoni e diversi minerali, che può proteggere sistema immunitario e cuore

/ FONDAZIONE UMBERTO VERONESI

Venerdì, 9 ottobre 2015

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Secondo appuntamento con la rubrica dedicata alla sana alimentazione, in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi.

La soia è una pianta della famiglia delle leguminose, come i fagioli o i piselli. Sono i suoi semi che finiscono sulle nostre tavole: interi, in insalate, contorni o minestre, oppure sotto forma di farine, latte, tofu o altri derivati. Tradizionale alimento consumato in Oriente, ha conquistato i menu occidentali anche in virtù delle sue molteplici proprietà nutrizionali.
La soia, infatti, è un alimento ricco di fibre, di vitamine (gruppo A, B ed E), di proteine, grassi polinsaturi essenziali, isoflavoni e diversi minerali, come magnesio, potassio, fosforo e calcio.

A indirizzare i primi studi verso i benefici della soia per la salute sono state le osservazioni epidemiologiche fra popolazioni dei Paesi occidentali e di quelli orientali, in particolare quelle sulle malattie cardiovascolari. In Giappone e in molti altri Paesi asiatici, infatti, la popolazione è meno colpita da problemi cardiocircolatori e si è andati a indagare quale potesse essere il peso delle diverse abitudini alimentari.
Una differenza importante è stata rilevata proprio nella presenza della soia, che in Oriente rappresenta la fonte principale di proteine.

Ulteriori studi hanno evidenziato gli effetti positivi della soia su parametri cruciali per la salute del cuore. In particolare, sembra aiutare a ridurre i livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi e ad aumentare invece il colesterolo “buono”, l’HDL.

Ecco perché è importante prediligere le fonti vegetali di proteine rispetto a quelle animali, come d’altro canto prevede la dieta mediterranea: in primis legumi, cereali e pesce, poi latticini, carni bianche e uova, il meno possibile carni rosse e conservate. Fra le fonti vegetali di proteine spicca la soia con gli altri legumi, poi gli pseudocereali come grano saraceno e quinoa, i cereali, la frutta secca e i semi.

Impatto positivo contro il rischio di varie forme di tumore

Ma ci sono altre ragioni per preferire la soia alla carne.
Ad esempio perché contiene fitoestrogeni, molecole note anche come “ormoni vegetali” poiché svolgono un’azione simile a quella degli ormoni femminili, gli estrogeni appunto. Nella soia si trovano in particolare gli isoflavonoidi e i lignani (presenti anche in fagioli, lenticchie, fave e ceci) che proteggono il sistema immunitario e il cuore, hanno un impatto benefico contro il rischio di varie forme di tumore, anche di quello della mammella. Come accade? Nel caso dei tumori del seno si è visto che i fitoestrogeni competono con gli ormoni femminili per gli stessi recettori all’interno delle cellule, regolando così l’azione degli ormoni sul seno e agendo come fattori di protezione dal tumore.
Ci sono invece dati che indicano una possibile azione controproducente dei fitoestrogeni nelle donne già colpite da tumore del tipo positivo ai recettori per gli estrogeni.

Non va trascurato, infine, l’apporto di acidi grassi insaturi, come l’acido oleico e l’acido linoleico, che sono studiati per la loro azione sui livelli del colesterolo e per le proprietà antiossidanti.

Si rimanda alla ricetta di Marco BianchiPasta con pesto Edamame”, pubblicata sul sito della Fondazione al seguente link: www.fondazioneveronesi.it/tools-della-salute/le-ricette-di-marco-bianchi/pasta-con-pesto-edamame.

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