Ravvedimento nei 90 giorni «problematico» per le violazioni dichiarative
Potrebbe operare la riduzione a 1/9 del minimo, ma senza necessità di ravvedere i versamenti
La dichiarazione infedele, sia ai fini IVA che delle dirette, è sanzionata dagli artt. 1 e 5 del DLgs. 471/97 con una pena che va dal 100% al 200% della maggiore imposta o della differenza di credito.
Tralasciando per il momento le considerazioni sui nessi tra il ravvedimento operoso (in merito alle violazioni dichiarative commesse in precedenti annualità) e la riforma delle sanzioni apportata dal DLgs. 158/2015, è bene soffermarsi sulla sanatoria della violazione di dichiarazione infedele entro i 90 giorni.
Quindi: il contribuente presenta nei termini la dichiarazione ma ha commesso una violazione, ad esempio perché ha dedotto un costo non inerente o ha dimenticato di tassare un reddito diverso.
Secondo l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate (si veda la circolare n. 23 ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41