Niente disconoscimento delle ASD se i pagamenti a terzi non sono tracciati
I giudici richiamano la gerarchia delle fonti: i decreti ministeriali non possono «sforare» le prescrizioni della legge
Varie volte ci siamo soffermati sulle cause che possono comportare il disconoscimento del regime fiscale agevolato per le associazioni sportive dilettantistiche (si veda “I pagamenti delle associazioni sportive con assegni non ostacolano la tracciabilità” del 27 maggio 2015).
Un’ipotesi che, per quanto ci consta, non è stata analizzata molto dalla giurisprudenza riguarda il rapporto tra l’art. 25 comma 5 della L. 133/99 e il relativo decreto di attuazione, il DM 473/1999.
La legge stabilisce che “i pagamenti a favore di società, enti o associazioni sportive dilettantistiche di cui al presente articolo e i versamenti da questi effettuati sono eseguiti, se di importo pari o superiore a 1.000 euro, tramite conti correnti bancari o postali a loro intestati ovvero secondo
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