Gruppo criminale organizzato da dimostrare per il reato transnazionale
Secondo la Cassazione, non è sufficiente rilevare che gli autori del reato si sono serviti di strutture e persone operanti in più Stati
La Cassazione torna a pronunciarsi sul rapporto tra confisca e reato transnazionale.
Nel caso affrontato dalla sentenza n. 21670, depositata ieri, il tribunale di merito aveva disposto il sequestro preventivo per equivalente di proprietà, conti correnti, cassette di sicurezza, liquidità, quote societarie e beni immobili fino alla concorrenza di 52 milioni di euro, pari al profitto conseguito attraverso il trasferimento fraudolento di somme di danaro, commesso da diversi soggetti in concorso e avvalendosi di un’organizzazione criminale operante in più Stati.
Somme che erano state oggetto di appropriazione indebita ai danni della Cassa di previdenza e assistenza dei ragionieri e periti commerciali, la quale aveva affidato in gestione i propri fondi a una Sicav.
Le operazioni finanziarie asseritamente ...
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