L’integrativa sana la presunzione di imponibilità dei capitali esteri
Interpretazione che trova conferma indiretta nella prassi delle Entrate
Una questione che diverse volte gli operatori del diritto tributario si sono trovati ad affrontare riguarda l’effetto della dichiarazione integrativa, non tanto in merito ai risvolti sanzionatori ma relativamente alle presunzioni che trovano base giuridica in omissioni o irregolarità presenti nella dichiarazione originaria.
L’esempio più semplice riguarda l’art. 12 del DL 78/2009: se il contribuente non indica, nel quadro RW, gli investimenti e le disponibilità finanziarie detenuti in paradisi fiscali, le somme si presumono sottratte a tassazione in Italia, e le sanzioni da dichiarazione infedele sono raddoppiate.
Ai sensi dell’art. 2 del DPR 322/98, nel momento in cui il contribuente decide, ad esempio in occasione del ravvedimento operoso, di presentare l’integrativa, ...
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