Per l’errore sulla competenza ravvedimento senza limiti temporali
Ma spetta sempre il rimborso delle imposte, attuabile con integrativa a favore o apposita domanda
È pacifico che, se il contribuente commette un errore nell’imputazione a periodo delle componenti reddituali, da un lato, l’errore dà luogo ad un’infedeltà dichiarativa (sebbene le sanzioni siano state mitigate dal DLgs. 158/2015, che ha modificato l’art. 1 del DLgs. 471/97), dall’altro, spetta, in caso di accertamento o di ravvedimento operoso, il rimborso delle maggiori imposte che il contribuente ha pagato per non aver dedotto il costo o per aver tassato il ricavo nell’anno corretto/scorretto.
Si tratta di un principio che opera non solo per il reddito d’impresa, ma altresì nel reddito di lavoro autonomo, ove si applica il principio di cassa e non di competenza.
È assodato anche che, se l’errore è stato accertato dall’Agenzia delle Entrate, ...
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