Srl condannabile per omicidio colposo sul lavoro
L’omissione del preposto può fondare la responsabilità dell’ente
Nel caso di un infortunio mortale causato dalla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, oltre al datore di lavoro e agli altri soggetti eventualmente coinvolti, può essere sanzionata anche la società ai sensi dell’art. 25-septies del DLgs. 231/2001.
La Corte di Cassazione – con sentenza n. 40033 depositata ieri – ha confermato la condanna di una srl per l’omicidio colposo aggravato di un dipendente dovuto alla omissione del preposto (di fatto) che avrebbe avuto l’obbligo di impedire l’evento o, comunque, di segnalare le modalità pericolose del lavoro di coloro che stavano svolgendo un lavoro di intonaco presso un cantiere.
Nel caso di specie, va innanzitutto ricordato che il preposto di fatto rientra nelle categorie menzionate dall’art. 5 del DLgs. 231/2001,
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