Soggettività passiva del rappresentante fiscale IVA alle Sezioni Unite
La Cassazione privilegia la tesi della soggettività passiva totale e non ammette la scissione della posizione fiscale
La Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi in merito alla soggettività passiva del rappresentante fiscale nominato ai sensi dell’art. 17 del DPR 633/72 – nella versione vigente ratione temporis, ossia prima delle modifiche intervenute con il DLgs. n. 191 del 2002 – per definire se tale soggettività passiva possa ritenersi parziale, ossia limitata alle operazioni attribuitegli dal mandante non residente.
I supremi giudici, nell’ordinanza interlocutoria n. 19482, depositata ieri, analizzata la questione con un ampio excursus normativo e giurisprudenziale, sia comunitario che nazionale, e tenute in debito conto le posizioni assunte dall’Agenzia delle Entrate in materia, sono giunti ad un convincimento in contrasto con precedenti pronunce. In considerazione anche del
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