Da accertare in concreto il dolo di evasione per occultamento o distruzione di documenti contabili
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 22126 di ieri, ha precisato che, dal momento che il reato di occultamento o distruzione di documenti contabili è a dolo specifico, la motivazione della decisione di condanna dovrebbe adeguatamente dar conto dell’accertamento in concreto di tale elemento soggettivo.
Ciò, in particolare, in un caso come quello di specie, in cui, a fronte del rinvenimento delle fatture dalla n. 1 alla n. 37 e, poi, della n. 46, mancavano nove fatture attinenti a un volume d’affari limitato (280 euro a fattura).
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