Sconta la TARSU l’immobile sull’area cimiteriale
È escluso che si possa ipotizzare un’equivalenza tra edifici destinati ed aperti al culto ed immobili adibiti a funzioni cimiteriali
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13740 del 31 maggio 2017, ha chiarito qual è il corretto trattamento ai fini TARSU di un immobile costituito ad area cimiteriale in concessione, rispetto al quale l’ente riteneva di non doversi applicare l’imposta, trattandosi, a suo avviso, sotto il profilo oggettivo, di un luogo destinato all’esercizio di funzioni di culto, gestito, sotto il profilo soggettivo, da un ente ecclesiastico civilmente riconosciuto.
L’ente opponeva, dunque, il difetto di motivazione dell’atto impositivo, il difetto di istruttoria, la propria carenza di legittimazione passiva (che sarebbe, a suo avviso, spettata alle persone fisiche a cui erano concesse le cappelle funerarie) e in via subordinata, eccepiva il difetto dei presupposti impositivi
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