I Consigli di disciplina devono sanzionare le violazioni antiriciclaggio
Gli organismi di autoregolamentazione devono comunicare con cadenza annuale a MEF e Ministero della Giustizia i dati dei procedimenti disciplinari
Con l’informativa n. 39 di ieri, il CNDCEC affronta il tema delle funzioni attribuite agli Ordini professionali dalla normativa antiriciclaggio.
Invero, la questione è sorta già all’indomani del recepimento della terza direttiva comunitaria (2005/60/CE), dal momento che il DLgs. 231/2007, nella prima stesura, attribuiva agli Ordini e ai Collegi professionali vigilati dal Ministero della Giustizia specifiche funzioni di promozione e di controllo dell’osservanza degli obblighi antiriciclaggio da parte dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, dei consulenti del lavoro, dei notai, degli avvocati e dei soggetti iscritti nel Registro dei revisori legali (art. 8, comma 1). Gli Ordini professionali potevano svolgere tale attività fermo restando il potere di eseguire controlli
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