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LETTERE

Escludere le fatture riepilogative dallo spesometro ha portato complicazioni

Sabato, 16 settembre 2017

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Gentile Redazione,
è tempo di spesometro il quale, abbiamo capito ormai, serve a noi professionisti per valutare il grado di aderenza alla realtà di chi studia questi strumenti di controllo.

Mi riferisco, in particolare, alle fatture riepilogative (DPR 695/96), che con un leggero tratto di penna sono state escluse dallo spesometro creando non pochi disagi tra gli operatori, che adesso devono fare i conti con centinaia di “microfatture” (tipicamente, ristoranti e alberghi) di importo irrisorio da inserire nel famigerato modello polivalente.
Quindi, siamo al punto in cui, di fatto, le regole procedurali di un adempimento abrogano una norma vigente che teoricamente consentirebbe la contabilizzazione delle riepilogative. Chi d’ora in poi perderà tempo per contabilizzare le riepilogative per poi dover inserire, documento per documento, anagrafiche, importi ecc. delle singole microfatture nella polivalente?

Ecco, abbiamo capito: chi guida la macchina non conosce la strada e sbanda in continuazione senza rendersi conto delle difficoltà e complicazioni (per non parlare delle enormi perdite di tempo) di chi viene trasportato in quella macchina.

Ma è veramente fondamentale sapere che l’azienda Alfa ha speso 12 euro all’autogrill per un suo dipendente in trasferta?
Si fa così la lotta all’evasione?
Che qualcuno abbia il coraggio di ravvedersi per favore.


Paolo Garzi
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo

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