Soppressione integrale delle società sportive dilettantistiche lucrative
Il decreto «dignità» ne abroga l’intera disciplina, destinando le risorse previste per la sua attuazione a favore delle società sportive non lucrative
Il decreto “dignità”, approvato dal Consiglio dei Ministri, abroga l’intera disciplina delle società sportive dilettantistiche lucrative (SSDL), nuovo soggetto giuridico istituito a decorrere dal 2018 dall’art. 1 commi da 353 a 361 della L. 205/2017 (legge di bilancio 2018).
Il ricorso a questa tipologia societaria avrebbe consentito di beneficiare di talune agevolazioni fiscali. Alle SSDL, infatti, erano riconosciute:
- la riduzione alla metà dell’imposta sul reddito delle società (IRES), quindi il 12 anziché il 24%;
- l’applicazione dell’aliquota IVA del 10% per i servizi di carattere sportivo resi dalle SSDL riconosciute dal CONI nei confronti di chi pratica l’attività sportiva a titolo occasionale o continuativo in impianti gestiti da tali società.
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