Valore ampio per l’IVA sui beni significativi
Secondo l’Agenzia delle Entrate si guarda al costo di produzione considerando anche i «costi indiretti»
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 15/2018 di ieri, si è pronunciata sulla norma interpretativa, introdotta dalla legge di bilancio 2018, per la fornitura di beni significativi nell’ambito degli interventi di recupero edilizio.
La prima, essenziale, precisazione è che la disciplina dei beni significativi (che comporta alcune limitazioni alla fornitura di beni con aliquota al 10%) riguarda di fatto le sole manutenzioni ordinarie e straordinarie su immobili a prevalente destinazione abitativa privata.
Per gli interventi “pesanti” come il restauro e risanamento conservativo o le ristrutturazioni, invece, l’aliquota IVA del 10% si applica a prescindere dalla tipologia dell’immobile, in ragione dei nn. 127-terdecies e quaterdecies della Tabella A, allegata
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