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LETTERE

I commercialisti sono fatti per il 90% di adempimenti telematici

Martedì, 11 settembre 2018

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Egregio Direttore,
lungi dal voler mettere in discussione la conoscenza della biologia umana del nostro Vicepremier, nonché Ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle politiche sociali, On. Luigi Di Maio, azzardo però l’ipotesi che, in particolare, i dottori commercialisti e gli esperti contabili italiani siano fatti per il 90% di adempimenti telematici.
Ma questo, evidentemente, l’On. Di Maio non lo immagina, al pari di tanti altri politici che lo hanno preceduto o che oggi lo affiancano nell’esperienza di governo del Paese.

La circostanza che sia un dato sconosciuto al nostro Esecutivo, o peggio ignorato, è testimoniata dalla insensibilità sinora dimostrata rispetto alla recente operazione di “liposuzione”, con la quale l’Agenzia delle Entrate ha arbitrariamente risucchiato la scadenza legata al noto adempimento, relativo all’invio telematico dei dati IVA del secondo trimestre del 2018, dal 1° ottobre (cadendo il 30 settembre di domenica) al 17 settembre (in quanto il 16 è giorno festivo).

Quanto appena detto, sia chiaro, non rappresenta una responsabilità specifica del Vicepremier, non occupandosi peraltro del dicastero competente per materia, ossia il MEF. Rimane però il fatto che, nonostante le doglianze levatesi dal fronte delle associazioni sindacali, ad oggi, vale a dire a meno di una settimana dalla presunta scadenza, si naviga ancora rigorosamente a vista.

Insomma, niente di nuovo sul fronte occidentale, pare proprio di poter dire. Cambiano i Governi e cambiano i Direttori dell’Agenzia delle Entrate, ma la nostra composizione corporea rimane sempre la stessa, anzi attestandosi nel tempo su una percentuale che ha dimostrato solo di saper crescere e mai, invece, diminuire.

Per dirla alla Totò, l’adempimento non è acqua e i commercialisti, purtroppo, lo sanno molto bene!


Marco Cramarossa
Presidente AIDC Bari

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