Verifica della PEC per i soggetti iscritti al Registro delle imprese
Con una comunicazione inviata via PEC, la Camera di Commercio di Torino ha sollecitato la verifica del corretto versamento del diritto camerale annuale per il 2018 nei confronti delle imprese rispetto alle quali non è stato possibile abbinare alcun versamento con modello F24.
Il mancato abbinamento – viene segnalato – potrebbe essere dovuto, non necessariamente ad un omesso versamento (che in quanto tale dovrebbe essere sanato mediante il ravvedimento operoso), ma anche ad errori nell’indicazione dell’anno, del codice tributo, del codice fiscale del contribuente, ecc.
Tale comunicazione è stata recapitata, sempre a mezzo PEC, anche a numerosi professionisti, ai quali viene indicato, se di propria competenza, di:
- verificare, l’avvenuto pagamento del diritto annuale 2018, dovuto da tutte le imprese iscritte al Registro delle imprese al 1° gennaio dell’anno, e di quelle iscritte in corso d’anno;
- effettuare il ravvedimento per le imprese inadempienti;
- comunicare al Registro delle imprese un indirizzo PEC attivo.
Con una successiva comunicazione dell’ODCED di Torino, previa verifica con il Conservatore del Registro delle imprese, è stato precisato che la comunicazione non è finalizzata ad attribuire un ulteriore adempimento a carico dei professionisti, costituendo piuttosto un invito a sensibilizzare le imprese clienti sulla necessità del pagamento del diritto camerale e delle relative scadenze.
Il motivo di tale scelta è dato dal fatto che molti indirizzi PEC iscritti al Registro delle imprese sono inattivi e non validi per cui potrebbe risultare impossibile raggiungere le imprese potenzialmente interessate.
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