Doppia condanna per chi rappresenta emittente e utilizzatrice di fatture false
La scriminante di cui all’art. 9 del DLgs. n. 74/2000 non si applica in questo caso
La Cassazione, con la sentenza n. 53981 depositata ieri, affronta il tema della rilevanza penale dell’inesistenza soggettiva delle false fatture, con riferimento al loro uso per la dichiarazione dei redditi.
La vicenda riguarda un’associazione a delinquere (art. 416 c.p.) costituita per commettere plurimi delitti di emissione e di uso di fatture per operazioni inesistenti e altri reati fiscali con una sistematica rete di frodi carosello. Tra gli imputati, anche il commercialista delle società coinvolte nelle illecite operazioni, perché tenutario delle scritture contabili e rappresentante fiscale.
La Suprema Corte ha riconosciuto la manifesta infondatezza della proposizione difensiva per cui l’uso di fatture soggettivamente inesistenti nella dichiarazione ai fini delle dirette ...
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