Nessuna registrazione dell’indirizzo telematico per la Pubblica Amministrazione
La registrazione dell’indirizzo telematico (indirizzo di posta elettronica certificata o codice destinatario), estremamente utile nell’ambito delle operazioni tra soggetti privati (business to business o business to consumer), in quanto consente il recapito “automatico” della fattura elettronica sulla base della partita IVA del cessionario/committente, non è necessaria per le Pubbliche Amministrazioni.
La precisazione è stata fornita dall’Agenzia delle Entrate nell’area FAQ del portale “Fatture e Corrispettivi”. Nei confronti dell’Amministrazione pubblica, infatti, il cedente/prestatore emetterà una fattura elettronica “PA”, inserendo nel campo “codice destinatario” il codice di 6 caratteri reperibile nell’indice delle Pubbliche Amministrazioni (indicepa.gov.it).
L’Agenzia delle Entrate ha, invece, chiarito che è possibile la generazione, da parte delle P.A., del codice bidimensionale “QR-Code”, contenente i dati anagrafici e fiscali del soggetto passivo. La generazione è consentita alle Pubbliche Amministrazioni che possiedono un numero di partita IVA ed è effettuata accedendo al portale “Fatture e Corrispettivi” o tramite l’area riservata Entratel.
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