Elevati compensi ai praticanti a rischio IRAP
Dovrebbe in ogni caso prevalere la finalità formativa del tirocinio e la conseguente esclusione del dominus dal tributo
L’attività di un commercialista che corrisponde elevate remunerazioni ai praticanti può essere soggetta ad imposizione IRAP. Tale circostanza, secondo la Cassazione, dimostrerebbe la capacità dei tirocinanti di incidere concretamente sul reddito del professionista presso cui lavorano e, di conseguenza, l’esistenza di un’autonoma organizzazione in capo al professionista stesso.
Nel caso oggetto di una recente sentenza (Cass. n. 33382/2018), relativa a un contenzioso circa un rimborso IRAP, un commercialista in diversi anni d’imposta si era avvalso dell’attività di uno o più praticanti, garantendo sempre compensi molto elevati (per un totale di circa 40.000 euro). Secondo l’Agenzia delle Entrate, tale condizione non li rendeva più semplici tirocinanti, ma veri ...
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