Acquacoltura e agricoltura con regole analoghe ai fini dei redditi
L’imprenditore ittico dichiara il reddito agrario, e per la parte eccedente, quello parametrale
L’imprenditore ittico è un imprenditore agricolo a tutto tondo, ai sensi dell’art. 2135 c.c. Sono infatti inserite, tra le risorse utilizzabili da quest’ultimo, le acque dolci, salmastre e marine. Per tale via, l’imprenditore ittico dichiara il reddito agrario a norma dell’art. 32 del TUIR, se rientra entro determinati parametri, ovvero, in aggiunta, il c.d. “reddito parametrale”, di cui all’art. 56, comma 5 del TUIR, laddove “il terreno sia insufficiente a produrre almeno ¼ dei mangimi necessari”.
La detenzione di terreno risulta necessaria laddove l’imprenditore ittico, per essere considerato tale, deve organizzarsi con macchinari, attrezzature o capannoni, per custodire mangimi o altri mezzi necessari alla conduzione dell’attività.
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