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Intesa al vertice di maggioranza sulla manovra, la cedolare secca sui canoni concordati resta al 10%

/ REDAZIONE

Mercoledì, 30 ottobre 2019

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Nella legge di bilancio 2020 non ci sarà l’aumento della cedolare sulle locazioni a canone concordato, come paventato nei giorni scorsi da Confedilizia (si veda si veda “Rischio aumento della cedolare secca sulle locazioni concordate” del 21 ottobre).
Le prime indiscrezioni di ieri sera, al termine del vertice di Governo sulla manovra, a cui ne dovrebbe seguire un altro oggi per sciogliere gli ultimi nodi e chiudere il testo, sono poi state confermate dal Viceministro dell’Economia Antonio Misiani su twitter: “Una buona notizia dal vertice di maggioranza sulla legge di bilancio: la cedolare secca sugli affitti a canone calmierato resta al 10% (a legislazione vigente sarebbe passata al 15%)”.

Soddisfatta Confedilizia: “Dopo due settimane di «battaglia» da parte di Confedilizia – ha commentato su facebook il Presidente Giorgio Spaziani Testa –, arriva la notizia che il Governo confermerà e renderà strutturale la cedolare secca del 10% sugli affitti abitativi a canone calmierato. È un’ottima notizia e diamo volentieri atto al Governo di questa scelta di prospettiva”.

Stando a fonti di Palazzo Chigi, poi, oltre alla conferma di plastic e sugar tax, per il 2020 dovrebbero esserci in legge di bilancio 140 milioni in più per finanziare Industria 4.0: in tre anni dovrebbero essere 420 milioni in più.
Ancora, sarebbero tre i miliardi stanziati nel 2020 per il taglio del cuneo fiscale. La cifra salirebbe a cinque miliardi nel 2021. Le risorse del fondo, che serviranno alla riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti, potranno essere eventualmente incrementate nel rispetto dei saldi di finanza pubblica.

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