L’investimento nell’ICT è la strada obbligata
Gentile Redazione,
siamo uno studio di medie-grandi dimensioni orientato ai servizi ai clienti del nostro territorio (35 addetti dislocati su tre sedi.
In questo momento di emergenza nazionale, dopo un investimento in tecnologia e organizzazione che dura da tre anni di ricerca & sviluppo (come direbbe un padre della disciplina, Thompson, nei suoi studi sulla razionalità organizzativa), abbiamo creato un ambiente virtuale con specifiche conoscenze che ci sta permettendo di affrontare l’incertezza senza lasciare a casa nessun dipendente, pur abbandonando temporaneamente le sedi fisiche dei nostri studi.
Lavoriamo tutti in smart working, dialoghiamo in remoto sia tra noi che con i nostri clienti, usando un sistema triage studiato ad hoc per gestire le emergenze.
Dalla prossima settimana organizzeremo turni scaglionati e individuali per l’eventuale accesso alle sedi dello studio al fine di consultare archivi cartacei.
È presto per dire se ce la faremo, ma negli anni trascorsi abbiamo capito che l’investimento in ricerca e sviluppo nell’ICT era la strada obbligata per far bene il nostro mestiere per i clienti (servizi fiscali e contabili), garantire un futuro ai nostri dipendenti e collaboratori e contribuire, nel nostro piccolo, alla crescita dell’Italia ora che torna ad essere tanto amata quasi si sentisse nell’aria un nuovo Risorgimento!
Bernardo Colussi
Francesco Gregoris
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pordenone
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