Per le PMI dal decreto liquidità ritocchi al Cura Italia più che rivoluzioni
La misura ha rilievo soprattutto per le imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 499
Al di là degli importanti numeri che hanno accompagnato la presentazione del decreto liquidità, firmato dal Capo dello Stato e in attesa di pubblicazione in un’edizione straordinaria notturna della Gazzetta Ufficiale annunciata poco dopo mezzanotte, è utile entrare nel merito delle effettive novità che esso determina per le PMI, rispetto a quanto era già stato approvato, con un corredo comunicativo decisamente più sobrio, in occasione del decreto Cura Italia.
Se infatti si parla di un decreto capace di movimentare liquidità per 400 miliardi, di cui 200 espressamente richiamati dalla norma che affida a SACE il ruolo di garante dei finanziamenti per la grande impresa, oltre che per le PMI che abbiano esaurito il loro plafond sul Fondo centrale di garanzia (mai però con garanzie superiori
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