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A partire da giugno in arrivo 8,5 milioni di atti dalle Entrate

Per Ruffini pesa l’eliminazione della proroga biennale dei termini di decadenza prevista dal Senato nella conversione del «Cura Italia»

/ Alfio CISSELLO e Savino GALLO

Giovedì, 23 aprile 2020

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Nel caso in cui, con la conversione in legge del decreto “Cura Italia” – su cui il Governo ha posto la questione di fiducia, che dovrebbe essere votata oggi alla Camera –, dovesse essere confermata l’eliminazione della proroga biennale dei termini di decadenza (prevista nella versione originaria del testo), l’Agenzia delle Entrate “dovrà provvedere” alla notifica di circa 8,5 milioni di atti ai contribuenti entro il 31 dicembre prossimo. A paventare tale scenario è il Direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ieri in audizione alle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera.

Nello specifico, si tratta di 3,7 milioni di atti e comunicazioni in scadenza entro fine anno, a cui si aggiungono altri 4,8 milioni di comunicazioni che, seppur non

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