Se l’operazione è inesistente la fattura ricevuta non va registrata
Nella norma di comportamento n. 209, l’AIDC illustra la gestione della ricezione di fatture errate
Il cessionario o committente, soggetto passivo, che riceva una fattura errata o irregolare è tenuto, per il principio di correttezza e buona fede, a darne conto al cedente o prestatore affinché questi possa emettere una nota di credito per emendare il documento. Nel caso in cui non sia possibile trovare una soluzione condivisa dalle parti, il cliente dovrà adottare differenti comportamenti in relazione alle fattispecie occorse: inesistenza dell’operazione, addebito d’imposta inferiore a quello dovuto o, infine, irregolarità che non incidono nella determinazione dell’IVA. Questi, in estrema sintesi, i temi analizzati dall’Associazione italiana dottori commercialisti ed esperti contabili nella norma di comportamento n. 209.
In ordine alla preventiva segnalazione al cedente/prestatore ...
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