La natura della sospensione del lavoratore condiziona gli effetti
La sospensione può essere disciplinare o cautelare. La qualificazione è importante per valutare l’eventuale violazione del ne bis in idem
Recentemente la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 15228/2020, si è pronunciata in materia di sospensione del lavoratore dall’attività imposta dal datore di lavoro e, in particolare, sull’importanza della qualificazione di tale provvedimento, dovendo distinguere tra la sospensione disciplinare e la sospensione cautelare.
I giudici di legittimità hanno dapprima ribadito un principio ormai fermo nel nostro ordinamento, vale a dire quello per cui il datore di lavoro può esercitare il potere disciplinare solo una volta in relazione agli stessi fatti e, una volta validamente esercitato in relazione a determinati fatti, complessivamente considerati, non può poi esercitare, una seconda volta e per quegli stessi fatti, singolarmente considerati, detto potere, nemmeno a seguito di una ...
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