La definizione di lavoratore notturno dipende dal contratto collettivo
Tuttavia, secondo l’INL, i parametri contrattuali e legali potrebbero anche essere combinati
Per la corretta individuazione del lavoratore notturno, con la conseguente applicazione delle tutele ad esso riservate, è necessario verificare quanto previsto in merito dalla contrattazione collettiva. Questo quanto emerge dal parere fornito con la nota n. 1050/2020, con la quale l’Ispettorato nazionale del Lavoro (INL) ha indicato specifici chiarimenti proprio in ordine alla definizione di lavoratore notturno.
Tale aspetto è tutt’altro che secondario, atteso che solo il lavoratore notturno deve essere sottoposto a visita medica preventiva e periodica, finalizzata alla verifica specifica dell’idoneità, ossia all’assenza di controindicazioni a lavorare di notte (artt. 11 e 14 del DLgs. 66/2003), ed unicamente il lavoratore notturno è soggetto al limite massimo giornaliero
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