ACCEDI
Venerdì, 20 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Rimborso IVA in altri Stati Ue senza esibizione delle fatture

Due recenti pronunce della Corte di Giustizia si esprimono in favore delle condizioni sostanziali per il diritto al rimborso

/ Emanuele GRECO e Simonetta LA GRUTTA

Lunedì, 8 febbraio 2021

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con due sentenze del 18 novembre 2020 (causa C-371/19) e del 17 dicembre 2020 (causa C-346/19), la Corte di Giustizia dell’Unione europea si è espressa in merito alle condizioni che legittimano la richiesta di rimborso presentata dai soggetti passivi unionali per l’IVA assolta in un altro Stato membro.
Trattasi dell’istituto che è attualmente disciplinato dalla direttiva 2008/9/Ce e, a livello interno, dall’art. 38-bis1 commi 1 e 2 del DPR 633/72.

Secondo quanto statuito dalla Corte di Giustizia, uno Stato membro non può rigettare l’istanza di rimborso presentata tempestivamente dal soggetto passivo senza allegare le copie delle fatture o dei documenti d’importazione, qualora il soggetto passivo non sia stato invitato a completare la domanda fornendo la documentazione ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU