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IMPRESA

Patrimonio aziendale «interamente contaminato» dal frutto degli illeciti

Sequestrabili anche le somme depositate su un conto che viene alimentato dall’impiego di beni dell’impresa inquinata in radice dai vantaggi illeciti

/ Maria Francesca ARTUSI

Mercoledì, 14 luglio 2021

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Possono essere oggetto del sequestro c.d. di prevenzione tutti i beni dei quali il soggetto sospettato di attività illecite risulta poter disporre direttamente o indirettamente, quando, “sulla base di sufficienti indizi, si ha motivo di ritenere che essi siano il frutto di attività illecite o ne costituiscono il reimpiego”.

Così è stabilito dall’art. 20 del DLgs. 159/2011 che, al comma 1, determina i presupposti per l’applicazione di tale vincolo finalizzato alla successiva confisca. La disposizione è finalizzata a contrastare il fenomeno dell’accumulazione di patrimoni illegali colpendo non solamente i beni che abbiano un rapporto di diretta derivazione dalle attività delittuose, ma anche quei beni che – formalmente acquisiti in maniera lecita – possano considerarsi

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