Clausola risolutiva con nota di variazione senza attesa dell’esito del giudizio
L’Agenzia delle Entrate rivede i limiti affermati con un principio di diritto precedente
Con il principio di diritto n. 11 del 6 agosto 2021, l’Agenzia delle Entrate rivede la propria precedente interpretazione in merito alle condizioni per emettere nota di variazione a fronte di prestazioni periodiche o continuative secondo l’art. 26 commi 2 e 9 del DPR 633/72.
La nota di variazione IVA in diminuzione è, difatti, legittimata dalle disposizioni appena richiamate “nel caso di risoluzione contrattuale, relativa a contratti a esecuzione continuata o periodica, conseguente a inadempimento”. La variazione non è ammessa per quelle cessioni e quelle prestazioni per cui sia il cedente o prestatore che il cessionario o committente abbiano correttamente adempiuto alle proprie obbligazioni.
Pronunciatasi per la prima volta sul tema con il principio di diritto n. ...
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