Professionista interdetto per l’indebita compensazione in favore del cliente
Anche se si volesse affermare che abbia erroneamente ritenuto lecito il meccanismo usato, ciò si configurerebbe come un errore inescusabile
Al consulente fiscale che pone in essere una condotta di indebita compensazione penalmente rilevante può essere applicato sia il sequestro preventivo del profitto del reato sia la misura dell’interdizione dall’esercizio della professione.
Così è avvenuto nel procedimento deciso da due sentenze della Cassazione depositate ieri, la n. 43620 e la n. 43621.
Le indagini nei confronti del professionista erano state avviate, nel caso di specie, a seguito di altro procedimento iscritto nei confronti del legale rappresentante di una srl, indagato per avere tenuto condotte riconducibili al reato di indebita compensazione (art. 10-quater del DLgs. 74/2000) avvalendosi di un intermediario che si era occupato di trasmettere il modello F24 “incriminato”.
In esito agli accertamenti effettuati ...
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