Reddito di cittadinanza compatibile con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici
Non sono più automaticamente estromessi dal beneficio di prestazioni assistenziali o previdenziali i condannati in via definitiva
In tema di prestazioni assistenziali erogate nei confronti di coloro che abbiano in precedenza riportato una sentenza di condanna passata in giudicato, scontando nello specifico una pena accessoria, si è di recente pronunciata favorevolmente la Corte di Cassazione con la sentenza n. 38383 del 12 ottobre scorso, riconoscendo come legittima la richiesta del beneficio assistenziale del reddito di cittadinanza (Rdc) da parte di chi sia stato condannato in via definitiva, oltre trent’anni prima della presentazione della richiesta, con applicazione della pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Il Collegio ha in primis stabilito che la natura afflittiva delle pene accessorie (quale l’interdizione dai pubblici uffici) impone un’interpretazione letterale ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41