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Integrata la Nota di aggiornamento del DEF, manovra netta 2023 per 21 miliardi

/ REDAZIONE

Sabato, 5 novembre 2022

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza (NADEF) che rivede e integra quella deliberata lo scorso 28 settembre, aggiornando le previsioni macroeconomiche e tendenziali di finanza pubblica ed elaborando anche lo scenario programmatico per il triennio 2023-2025 (si veda “Via libera alla Nota di aggiornamento del DEF, nel 2023 il PIL frena a +0,6%” del 29 settembre 2022).

Secondo quanto riportato dal comunicato stampa di Palazzo Chigi, l’entità della manovra netta 2023 viene stimata pari a circa 21 miliardi e sarà destinata interamente al contrasto al caro energia. La previsione di crescita del PIL nello scenario tendenziale a legislazione vigente è stata rivista al rialzo per il 2022, da 3,3% a 3,7%, mentre quella per il 2023 è stata ridotta dallo 0,6% allo 0,3%. Le previsioni per i due anni successivi sono invece rimaste invariate, all’1,8% e all’1,5%.

Le nuove stime del deficit tendenziale confermano quelle della NADEF di settembre relativamente al 2022 e al 2023, in cui l’indebitamento netto è previsto pari, rispettivamente, al 5,1% del PIL e al 3,4% del PIL. Vengono invece riviste lievemente al rialzo le previsioni di deficit per il 2024, dal 3,5 al 3,6% del PIL, e per il 2025, dal 3,2 al 3,3%.

Il lavoro di predisposizione della legge di bilancio procederà a ritmi sostenuti nei prossimi giorni, con l’obiettivo di consegnare al più presto al Parlamento il disegno di legge di bilancio per il 2023.

È stata approvata anche la Relazione al Parlamento, da presentare alle Camere, ai fini dell’autorizzazione allo scostamento di bilancio. Con la Relazione gli obiettivi programmatici sono fissati a 4,5 nel 2023, 3,7 nel 2013 e 3 nel 2025. Rispetto alla previsione tendenziale questo comporta un margine di risorse da utilizzare di 21 miliardi per il 2023 e di 2,4 miliardi per il 2024. La relazione dà conto dell’extra gettito di 9,1 miliardi per il 2022.

Attraverso le risorse aggiuntive che saranno rese disponibili con lo scostamento, il Governo intende adottare misure che consentiranno di assicurare gli urgenti e necessari interventi per contrastare gli aumenti energetici.

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