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NOTIZIE IN BREVE

IVA agevolata per apparecchi ortopedici e ausili per la riabilitazione

/ REDAZIONE

Sabato, 19 novembre 2022

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Con la risposta a interpello n. 564 pubblicata ieri, 18 novembre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’aliquota IVA applicabile alle cessioni di apparecchi ortopedici e ausili riabilitativi.
Nel caso di specie, la società che ha presentato l’istanza svolge l’attività di distribuzione e commercializzazione di prodotti, macchinari e attrezzature medicali, operando anche nel settore della robotica riabilitativa (sistemi robotici per la riabilitazione neuromotoria e cognitiva, esoscheletri riabilitativi, ecc.).

Al riguardo, si è rilevato che il n. 30) della Tabella A, parte II, allegata al DPR 633/72 prevede l’aliquota del 4% per i beni compresi nella voce doganale 90.19 della Tariffa in vigore al 31 dicembre 1987, che corrisponde all’attuale voce 90.21 della Nomenclatura Combinata (comprendente, tra l’altro, gli apparecchi di ortopedia e quelli da portare sulla persona o da impiantare nell’organismo, per compensare una deficienza o un’infermità). Per l’effetto, solo i beni riconducibili a tale voce doganale possono beneficiare dell’aliquota ridotta, non essendo sufficiente la qualificazione degli stessi come “dispositivi medici” (cfr. risoluzioni nn. 46/2015 e 59/2003).

Il successivo n. 41-quater) della citata Tabella A stabilisce, inoltre, l’applicabilità della medesima aliquota ridotta per le cessioni di “protesi e ausili inerenti a menomazioni di tipo funzionale permanenti”, senza alcun vincolo alla classificazione doganale, ma con l’allegazione della certificazione sanitaria ove si tratti di ausili che possono essere utilizzati da soggetti non affetti dalle dette menomazioni (cfr. risoluzioni nn. 253/2002 e 336/2002).

Sulla base di tale inquadramento, nel caso in esame, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto l’aliquota IVA del 4% con riferimento ai sistemi robotici per la locomozione, ai dispositivi per la riabilitazione sia motoria che cognitiva nonché all’esoscheletro per gli arti superiori e inferiori.

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