Sugar tax al vaglio della Corte Costituzionale
Con l’ordinanza n. 4 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’8 febbraio 2023, il TAR Lazio ha ritenuto non manifestamente infondata la questione di legittimità relativa alla previsione della c.d. sugar tax e, pertanto, rimesso la stessa all’esame della Corte Costituzionale.
Si ricorda che l’art. 1 commi 661-676 della L. 160/2019 ha introdotto la predetta imposta sul consumo delle bevande analcoliche contenenti sostanze edulcoranti che conferiscono un sapore dolce alle stesse, al fine di limitare la diffusione dell’obesità e del diabete, nonché l’uso eccessivo di sostanze nocive per la salute. È prevista, inoltre, l’esenzione dall’imposta per le bevande prodotte dal fabbricante nazionale e destinate al consumo in altri Stati Ue o all’esportazione, ovvero la cui “soglia di dolcezza” – vale a dire il contenuto complessivo di edulcoranti – risulti inferiore o uguale “a 25 grammi per litro” per i prodotti finiti e a 125 grammi per chilogrammo per i prodotti da diluire per l’utilizzo.
Chiarito ciò, il TAR Lazio ha affermato che tale disciplina sembra contrastare con il principio di eguaglianza tributaria sancito dal combinato disposto degli artt. 3 e 53 della Costituzione, poiché va a colpire “i soli prodotti rientranti nelle voci NC 2009 e 2202 della nomenclatura combinata” ottenuti con l’aggiunta di edulcoranti eccedenti una certa soglia, “e non anche altri prodotti alimentari diversi dalle bevande ma parimenti contraddistinti dall’aggiunta di edulcoranti”, tenendo conto del fine ultimo del prelievo fiscale. Si è rilevata, in questo modo, un’ingiustificata disparità di trattamento fiscale, tale da motivare la rimessione degli atti al vaglio della Consulta.
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