Gli interpelli sconteranno un contributo in base al valore della pratica
Previste anche limitazioni all’utilizzo dello strumento con valorizzazione dell’intelligenza artificiale nella bozza della legge delega di riforma fiscale
Aumentare l’emanazione di provvedimenti interpretativi a carattere generale, riservare la presentazione degli interpelli solo ai casi in cui non sia possibile ottenere risposte tramite i servizi di interlocuzione rapida, sottoporre la presentazione degli interpelli al pagamento di un contributo, riservare l’ammissibilità alle sole ipotesi in cui la soluzione non sia in provvedimenti già emanati.
Sono queste le principali direttrici nelle quali si dovrebbe muovere il legislatore per riformare la disciplina degli interpelli in occasione della legge delega di riforma fiscale.
La bozza che circola in questi giorni prevede una revisione generale dello Statuto dei diritti del contribuente. Oltre alla revisione dell’obbligo di motivazione e della nullità degli atti impositivi, la riforma
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