Azione di arricchimento utilizzabile nelle unioni di fatto
Bisogna valutare adeguatezza e proporzionalità delle attribuzioni
Nell’ambito dei rapporti di coniugio o di convivenza, può accadere che tra le parti intercorrano trasferimenti (di beni o denaro), senza che nessuno si preoccupi di “giustificare” tali attribuzioni. Tuttavia, ove, poi, il rapporto si sciolga, può accadere che una delle parti chieda la restituzione di quanto versato all’altro soggetto, sostenendo che non si trattasse di un “dono”, bensì di una somma da restituire.
In questi casi, talvolta si fa ricorso all’azione di arricchimento senza causa, che è il rimedio previsto dall’ordinamento per le ipotesi in cui un bene o un diritto si “spostino” dal patrimonio di un soggetto a quello di un altro, senza che vi sia alla base alcuna ragione giustificativa e meritevole di tutela (quale, ad esempio,
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