Sulla cedolare secca per immobili a uso foresteria giurisprudenza in evoluzione
Sembra farsi strada, anche tra le sentenze di merito, un orientamento più restrittivo
La questione dell’applicabilità della cedolare secca anche alle locazioni con conduttori società ha generato un conflitto tra giurisprudenza e prassi dell’Agenzia delle Entrate. Di recente, però, sembra che l’orientamento delle Corti di merito si stia evolvendo.
La diatriba sorge dall’interpretazione dell’art. 3 comma 6 del DLgs. 23/2011, a norma del quale la cedolare secca non si applica “alle locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo effettuate nell’esercizio di una attività d’impresa, o di arti e professioni”.
Secondo una tesi, questa norma escluderebbe la possibilità di applicare la tassa piatta non solo nel caso in cui il locatore agisca nell’esercizio dell’impresa, ma anche nel caso in cui sia il conduttore ad agire
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