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IL CASO DEL GIORNO

Rinuncia «preventiva» alla prelazione non sempre possibile

/ Cecilia PASQUALE

Sabato, 12 agosto 2023

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Quando si parla di diritto di prelazione, vale a dire il diritto di essere preferiti ad altri nella conclusione di un contratto (di regola, un’alienazione), occorre tenere presente che l’istituto non trova compiuta disciplina nel codice civile, ma è regolamentato dall’accordo delle parti (c.d. prelazione convenzionale) o da leggi speciali che normano specifiche ipotesi (dette di prelazione legale).

La prelazione, sia essa legale o convenzionale, è strutturata nel seguente modo: la legge o il contratto attribuiscono a un soggetto il diritto di essere preferito ad altri per la conclusione di un contratto; quando il titolare del bene si determina ad alienarlo, è tenuto a “denunciare” al prelazionario la sua intenzione, indicando le condizioni a cui vuole concludere

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