Il CNDCEC contro le modifiche Ue sui report di sostenibilità
Le modifiche apportate dalla Commissione europea agli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), rispetto al primo draft di atto delegato posto in consultazione il 9 giugno scorso, non convincono i commercialisti. Intervenuto nel corso della seconda giornata del convegno “Meditari accountancy research conference 2023”, svoltosi a Verona, il Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, ha infatti sottolineato che “c’è ancora un divario che separa questa versione dalla migliore soluzione da perseguire”.
La scelta più discutibile, ha spiegato, riguarda la previsione dell’obbligo della “spiegazione dettagliata” della valutazione di materialità, limitata attualmente al solo caso di esito negativo di materiality assessment sull’applicazione dell’ESRS E1 “Cambiamenti climatici”. Secondo il numero uno della categoria “toccherà ora alla professione supportare le aziende nella applicazione degli ESRS e nella risoluzione delle problematiche che emergeranno specialmente rispetto ai concetti cardine di doppia materialità e catena del valore, dalla cui interpretazione deriva la corretta adozione degli altri standard”.
“Il cambiamento verso una più completa dimensione pubblica della professione – ha proseguito de Nuccio – deve condurci verso una nuova e più attuale interpretazione del concetto di accountability, in una dimensione etica che considero il fondamento dell’approccio europeo allo standard setting negli ESRS e, anche, lo “strumento” per sviluppare gli ESRS e gli IFRS Sustainability Dislcosure Standards nella prospettiva della coerenza e della interoperabilità”.
Si è invece soffermato sull’intelligenza artificiale Gianluca Galletti, Consigliere nazionale delegato allo Sviluppo sostenibile. Il suo impatto sulla professione non è ancora quantificabile, “ma di sicuro – ha sottolineato – occorrerà sempre la capacità di rilevare e comprendere il passaggio dal fenomeno (geopolitico, sociale, economico) all’informazione economico-finanziaria da rendere disponibile”. Un passaggio in cui “le competenze di natura economico-contabile risulteranno tra i requisiti per la verifica dell’adeguata implementazione del sistema di controllo e per la corretta interpretazione di quelle informazioni a beneficio di operatori e cittadini”.