Senza compensi il sindaco che non prova la diligenza
Il curatore fallimentare può eccepirne l’inadempimento per la mancata reazione a condotte illecite degli amministratori
La Cassazione, nell’ordinanza n. 2400, depositata ieri, ha precisato che il curatore del fallimento di una società, nel valutare la domanda di ammissione al passivo del credito vantato da un sindaco al compenso asseritamente maturato nei confronti della società stessa, è legittimato a sollevare l’eccezione di inadempimento di cui all’art. 1460 c.c. (anche nel caso in cui si fosse prescritta la corrispondente azione ex art. 95 comma 1 del RD 267/42) con il solo onere di contestare, in relazione alle circostanze del caso concreto, la negligente o incompleta esecuzione, ad opera del professionista istante, della prestazione dovuta.
Resta, di contro, a carico di quest’ultimo l’onere di dimostrare, a fronte delle circostanze dedotte e provate dal curatore, di avere tenuto ...
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