Sottoscrizione di certificati di deposito con effetti dubbi sulla base ACE
L’indisponibilità e il rendimento delle somme depositate attribuirebbero allo strumento la natura di «investimento passivo»
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello del 7 febbraio 2024 n. 31, si è nuovamente pronunciata sulla disciplina di cui all’art. 1 comma 6-bis del DL 201/2011 che dispone la riduzione della base ACE per effetto degli incrementi delle consistenze dei titoli e valori mobiliari diversi dalle partecipazioni. In sintesi, la norma prevede che, per i soggetti diversi dalle banche e dalle imprese di assicurazione, la variazione in aumento del capitale proprio non abbia effetto (e debba quindi essere sterilizzata) sino a concorrenza di detti incrementi.
Il caso esaminato riguarda la sottoscrizione di certificati di deposito a 18 mesi a tasso predeterminato, emessi da un istituto bancario a fronte dell’addebito del conto corrente da parte dell’emittente e immissione
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