Compensi ai membri delle commissioni dei concorsi nei redditi assimilati al lavoro dipendente
Costituiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’art. 50 comma 1 lett. c-bis del TUIR i compensi per l’incarico di membro esterno delle commissioni esaminatrici di concorsi, percepiti da un professore ordinario in quiescenza che svolge la professione di ingegnere con partita IVA. In questo senso si esprime la risposta a interpello n. 154, pubblicata ieri.
In base all’art. 50 comma 1 del TUIR, la partecipazione a collegi e commissioni può originare redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente:
- derivanti dall’esercizio di pubbliche funzioni di cui alla lett. f) dell’articolo citato;
- oppure da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui alla lett. c-bis.
Nel caso oggetto dell’istanza è stata esclusa la riconducibilità tra i redditi derivanti dall’esercizio di pubbliche funzioni in quanto i compensi non erano corrisposti, come espressamente previsto dalla norma, dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province o dai Comuni, bensì da un’Autorità indipendente.
È stata invece confermata l’inclusione di tali compensi tra i redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, non ostando a ciò lo svolgimento della professione di ingegnere da parte del commissario. Nel caso specifico, infatti, non sussisteva una “connessione oggettiva” tra l’incarico nella commissione d’esame e l’attività di ingegnere abitualmente svolta; in caso contrario, i compensi sarebbero inclusi nel reddito di lavoro autonomo professionale in virtù dell’ultima parte della citata lett. c-bis che dispone l’attrazione nel reddito di lavoro autonomo dei compensi per le collaborazioni che rientrano nell’oggetto dell’arte o professione esercitate dal contribuente (in questo senso, cfr. R.M. 22 novembre 2000 n. 172).
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